Guarda (CpV e Coordinamento Veneto2020): “In Veneto l’affetto per cavalli e cani vale meno della manutenzione di barche e seconde case”

Durante l’emergenza sanitaria l’obbligo di rimanere nelle proprie abitazioni ha causato non pochi problemi a proprietari di seconde case, imbarcazioni, terreni agricoli (per uso personale e non solo. Con le nuove disposizioni introdotte dal governatore del Veneto Luca Zaia alcune restrizioni sono cadute permettendo alcuni spostamenti strategici. Rimangono però alcune categorie ancora escluse come ad esempio maneggi e centri cinofili.

A tal proposito la consigliera regionale Cristina Guarda ha chiesto al Presidente Zaia un intervento immediato mirato proprio a queste due particolari attività che rischiano la moria degli animali.

“Si permetta visita a maneggi e centri addestramento cani – esordisce- Cristina Guarda (Consigliera Veneto2020)-. Cani e cavalli valgono meno di barche e seconde case, e questo da un amante dei cavalli come Luca Zaia non ce lo saremmo proprio mai aspettato”.

La consigliera Cristina Guarda, sottolinea l’impossibilità per i proprietari di cavalli che abbiano l’animale custodito in un maneggio oppure di cani da addestramento, avere contatti con i propri amati quadrupedi.

“Un vuoto che mi auguro venga colmato quanto prima – spiega Cristina Guarda, che ha sempre avuto la passione ippica anche a livelli agonistici – io amo profondamente i cavalli e posso capire quanto siano state dure queste settimane per chi non ha potuto strigliare ed accudire di persona il proprio cavallo. C’è una questione affettiva di cui si dovrebbe tenere conto: con la stessa ratio per cui se uno va da solo a controllare lo stato della propria barca o della propria seconda casa, così si dovrebbe permettere a chi ha la passione dell’equitazione, di andare a trovare il proprio cavallo”.

Dopo il sì della Regione all’apertura delle toelettatura, servizio di garanzia sanitaria, la Consigliera Guarda avanza un’altra richiesta urgente per gli amanti degli animali: come fatto in altre Regioni, si chiede che sia consentito anche in Veneto ai proprietari o un delegato di andare a muovere e prendersi cura del cavallo, presso circolo ippico, associazioni sportive, scuderie o maneggi.

“La gestione di questi animali, per noi appassionati o professionisti del settore, è molto complessa – conclude Cristina Guarda – non si può solo garantire fieno, mangime e un box pulito, ma serve una continuità nello sgambamento, addestramento o allenamento, per la garanzia del Benessere Animale stesso, nel totale rispetto delle misure di sicurezza. Lo stesso valga per i centri cinofili, almeno per quanto riguarda le situazioni più dirimenti di educazione di cuccioli o cani con particolari esigenze: diamo fiducia agli educatori cinofili, stabilendo delle linee guida di comportamento per tutelare la prevenzione sanitaria. Da appassionata non posso che auspicare al ritorno ai Maneggi e Centri Cinofili aperti, per consentire anche ai più piccoli proprietari di cavalli e cani di tornare a relazionarsi, assieme ai genitori, al loro inseparabile compagno di sport o divertimento”.

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