Aborto rifiutato da 23 ospedali, Coletto: “tutto falso”

“Tutto falso”, è il commento dell’assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto in risposta alla vicenda della 41enne padovana che a marzo aveva denunciato di essere stata respinta da 23 ospedali del Nordest nel tentativo di abortire. A far luce l’inchiesta giudiziaria. “La verità svelata dai magistrati è tutt’altra: il 15 dicembre 2015 fu richiesta la prestazione – ha ricordato Coletto – e tutto fu fatto in 28 giorni, entro i limiti. Altro che odissea”.

“Le bugie hanno la lingua lunghissima, ma per fortuna hanno le gambe corte”, ha aggiunto Coletto. A raccontare la storia era stata proprio la donna, madre di due figli, che si era rivolta al sindacato dopo che, a suo dire, le era stato opposto un diniego all’intervento di interruzione della gravidanza.

Ma, come spiega l’assessore, le cose sarebbero andate diversamente: “Il 15 dicembre 2015 fu richiesta la prestazione; il 23 dicembre fu fatta la visita; il 12 gennaio fu effettuato l’aborto. Tutto in 28 giorni, abbondantemente entro tutti i limiti di tempo del mondo. Altro che odissea. L’odissea l’hanno vissuta operatori e sanitari sbattuti in prima pagina come dei mostri”.

“Questa vicenda – conclude Coletto – lascia comunque una grande amarezza: il dover constatare come la sanità sia sempre di più terreno di caccia di strumentalizzazioni, perché la salute è un bene delle persone, non uno strumento della politica del disfattismo”.