College Basketball Tour, le migliori squadre di basket dei College americani giocheranno a Vicenza

Anche quest’estate tornano a Vicenza le migliori squadre di basket dei College americani in visita in Italia, tutte militanti nella Divisione 1 della Ncaa, la lega universitaria statunitense, per partecipare alla sesta edizione della manifestazione “College Basketball Tour 2017”.

La manifestazione – che gode del patrocinio del Comune di Vicenza e del Consolato Americano Generale di Milano – è organizzata dal College Basketball Tour  in collaborazione con l’assessorato alla formazione del Comune di Vicenza, il Comune di Brendola e numerosi sponsor.

L’evento dedicato agli appassionati della pallacanestro – le 5 partite si disputeranno tra il 12 e il 21 agosto a Vicenza (palazzetto dello sport di via Goldoni 32), e a Brendola (palazzetto dello sport in piazza del Donatore 13) – è stato presentato a palazzo Trissino dall’assessore alla formazione del Comune di Vicenza Umberto Nicolai e da Ales Masetto, ideatore della manifestazione e vicepresidente dell’associazione College Basketball Tour. Erano presenti anche il consigliere regionale FIP Renato Urbani, il presidente dell’associazione College Basketball Tour Fabio Ussaggi, la vicepresidente di Lilt Vicenza Daniela Barin, il general manager di As Vicenza Mario Bedin e Alessandro Beltramello, coach delle All Stars del College Basketball Tour.

Anche questo evento, che rientra nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione dell’anno di Vicenza Città Europea dello Sport, ha l’obiettivo di promuovere l’attività sportiva tra i giovani, facendoli innamorare dello sport attraverso grandi manifestazioni che, ricordiamo, costituiscono un notevole indotto per la città, in termini di turismo, confermando lo stretto legame tra sport e cultura – ha dichiarato l’assessore alla formazione Umberto Nicolai –. Dopo 6 anni continuiamo ad ospitare questa manifestazione che ci permette di conoscere da vicino le realtà universitarie americane e il loro forte attaccamento a questa discipina sportiva. Come città, inoltre, non possiamo che essere orgogliosi dei risultati raggiunti quest’anno dalla pallacanestro: la formazione femminile milita in serie A2 e la maschile in B.”

In questa edizione Vicenza ospiterà il College femminile più prestigioso e vincente della storia degli Stati Uniti, l’UConn (University of Connecticut) Huskies guidato da coach Luigi “Geno” Auriemma, di origini Italiane, allenatore della Nazionale Americana con due Mondiali e due Olimpiadi vinte alle spalle. Con una serie di record assoluti conseguiti anche di recente, come la striscia di vittorie più lunga della storia con 111 vittorie consecutive interrotta nella scorsa Final four, le Huskies rappresentano la formazione statunitense con il bottino più ricco di vittorie. Non solo: tra di loro hanno militato le più grandi campionesse del basket femminile contemporaneo e probabilmente quelle del prossimo futuro. La sfida tra l’UConn Huskies e l’AS Vicenza, guidato da coach Aldo Corno, con la sua infarcita di campionesse di serie A, andrà in scena venerdì 18 agosto al palazzetto dello sport di via Goldoni 32 a partire dalle 18.30.

In occasione della gara sarà presente anche l’associazione Lilt di Vicenza che promuoverà una raccolta di fondi per sensibilizzare i presenti sull’importanza della prevenzione del tumore al seno e supportare l’attività di fisioterapia dolce che Lilt svolge nel capoluogo. In particolare, contattando l’associazione per tempo sarà possibile fare una donazione a favore della Lilt in cambio di una divisa ufficiale delle Huskies, firmata e consegnata da “Geno” Auriemma in persona prima della gara.

Ad omaggiare un ospite di tale riguardo ci saranno anche alcune delle più importanti società della zona, e non solo, come Famila Schio, San Martino di Lupari e Reyer Venezia oltre a tecnici e giocatrici della Nazionale Italiana e molti altri ancora.

 

Programma

Il torneo prenderà il via al palazzetto dello sport di Brendola sabato 12 agosto, alle 20.30, con la formazione maschile del Davidson Men che, pur non avendo grandi titoli nel palmares, ha sfornato recentemente Steph Curry, fresco bicampione NBA, e che ha attualmente alla guida il mitico Coach Bob McKillop – giunto alla sua 28esima stagione in casa Wildcats – sulle orme del quale si sono formati decine e decine di tecnici italiani.

Al palazzetto dello sport di Vicenza si terranno, quindi, le partite maschili di lunedì 14 agosto, alle 19.30 (Iowa Hawkeyes, provenienti da uno Stato dalle solide tradizioni cestistiche), e di giovedì 17, alle 20.30 (Fairfield Men). Venerdì 18, alle 18.30, andrà in scena la sfida femminile tra UConn Women e AS Vicenza, mentre lunedì 21 si terrà una doppia gara conclusiva, femminile e maschile: alle 17.30 Duke Women – forse più nota a livello mondiale per la controparte maschile, ma che ha saputo lasciare il segno anche con le sue ragazze – e alle 20.30 Colorado Men.

 

Calendario delle partite

Sabato 12 agosto, 20.30, Brendola (Palazzetto dello Sport), Davidson Wildcats Vs Bamburger All-Star,

Lunedì 14 agosto, 19.30, Vicenza (Palazzetto dello Sport), Iowa Hawkeyes Vs Villa Bonin All Stars

Giovedì 17 agosto, 20.30, Vicenza (Palazzetto dello Sport), Fairfield Stags Vs Birracrua All Stars

Venerdì 18 agosto, 18.30, Vicenza (Palazzetto dello Sport), UConn VS As Vicenza

Lunedì 21 agosto, 17.30, Vicenza (Palazzetto dello Sport), Duke Bluedevil Vs Celjie

Lunedì 21 agosto, 20.30, Vicenza (Palazzetto dello Sport), Colorado Buffaloes Vs The Big All Stars

 

Le squadre

Davidson Wildcats (“Gatti Selvatici”)

Steph Curry e Bob McKillop: basterebbero questi due nomi per presentare i Wildcats di Davidson College, università privata fondata nel 1837 dai presbiteriani e situata nell’omonima citadina della Carolina del Nord, il cui nome deriva dal generale William Lee Davidson, deceduto durante la Guerra di Indipendenza americana. Curry, prima di diventare lo Steph Curry che tuti conosciamo, è stato il miglior marcatore alltime del college, segnando 2.635 punti tra il 2006 e 2009 e trascinando i Wildcats fno alle “Elite Eight” nel 2008, miglior risultato raggiunto nelle tredici apparizioni al torneo Ncaa. Quella che andrà a iniziare sarà invece la ventinovesima stagione sulla panchina dei Wildcats per coach Bob McKillop, che nelle 28 precedenti ha collezionato un record di 533 vittorie e 328 sconfte, con 8 qualifcazioni al torneo Ncaa e svariati titoli prima nella Southern Conference e poi, dal 2014, nella Atlantic 10 Conference. Autentico “mago” dei fondamentali, McKillop è un grande amico dell’Italia, che ha frequentato numerosissime volte per camp e clinic. Nel 2006 fu l’unico allenatore a credere in Curry, giudicato allora troppo mingherlino, e Steph lo ricambiò con valanghe di punti e un’incredibile corsa nel torneo Ncaa del 2008, arrivando a un tiro (59-57 contro i futuri campioni di Kansas) da una Final Four che avrebbe fato la storia. Nel 2016-17 i Wildcats, che giocano le gare interne alla “John M. Belk Arena” (5.223 posti), hanno chiuso con un record di 17 vittorie e 15 sconfitte, che puntano decisamente a migliorare quest’anno. Torneranno, infatti, a Davidson ben 8 dei primi 9 giocatori della passata stagione, a cominciare da Peyton Aldridge, ala da 20.5 punti e 8.2 rimbalzi a partita e un eccellente 41% da tre su oltre 170 tentativi, ai quali si aggiungerà Kellan Grady, all-state del Massachusets con Northfeld Mount Hermon HS.

Iowa Hawkeyes (“Occhi di Falco”)

L’Università dell’Iowa, università pubblica fondata nel 1847, fa parte della Big Ten Conference, la più antica associazione sportiva universitaria di tutto il panorama sportivo statunitense (risale infati al 1896) e nella quale militano autentici “colossi” della pallacanestro NCAA, come Indiana, Michigan, Michigan State e Wisconsin. Gli Hawkeyes, che giocano le partite interne nella “Carver-Hawkeye Arena” (15.400 posti), vantano nella loro storia 10 titoli della Big Ten e 25 apparizioni nel torneo NCAA con tre Final Four (1955, 1956, 1980); nel 1956 hanno perso 71-83 la finale per il titolo contro l’Università di San Francisco del leggendario centro Bill Russell. Negli anni Iowa ha fornito ben 31 giocatori alla NBA, tra i quali spiccano Don Nelson (1.053 partite da giocatore e l’enormità di 2.398 da allenatore!), Fred “Downtown” Brown e B.J. Armstrong. Sebbene la squadra abbia fallito l’approdo al Torneo NCAA dopo tre apparizioni consecutive (2014, 2015, 2016), coach Fran McCaffery considera la stagione 2016/17 una delle migliori nei suoi 18 anni da capo allenatore (dei quali gli ultimi 7 a Iowa). Pur schierando una delle formazioni più giovani del paese, con ben 4 freshman (Cook, Bohannon, Pemsl e Moss) ad affiancare in quintetto il senior Jok, gli Hawkeyes hanno infatti chiuso con il più che discreto record di 19 vittorie e 15 sconfitte, chiudendo al quinto posto il torneo della Big Ten Conference e qualificandosi per il NIT (National Invitation Tournament). La prossima dovrebbe quindi essere una stagione di sicura crescita per Iowa, che ai 4 (ora) sophomore sopra citati potrà affiancare il centro Luke Garza, reduce da una stagione da 24.6 punti, 11.7 rimbalzi e 2.5 stoppate di media a Maret High School di Washington D.C. e inserito nella Top100 di ESPN per quanto riguarda i freshman.

Colorado Buffaloes (“Bufali”)

La University of Colorado at Boulder è un’università pubblica fondata nel 1876. Fa parte della prestigiosa Pac-12 Conference, che raggruppa 12 atenei dell’ovest degli Stati Uniti, tra cui le conosciutissime Arizona, Stanford, Southern California e la celeberrima UCLA. I Buffaloes, la cui casa è il “Coors Events Center” (11.112 posti), vantano 14 apparizioni nel torneo NCAA, con due Final Four nel 1942 e 1955, di cui ben 4 nelle ultime 6 stagioni sotto coach Tad Boyle. La scorsa stagione hanno chiuso con un record di 19 vittorie e 15 sconfitte e il settimo posto nella Pac-12, partecipando poi al National Invitation Tournament, torneo al quale vengono invitate le migliori università escluse dal tabellone a 64 del Torneo NCAA. Persa la prima scelta NBA Derrick White (selezionato con il n. 29 dai San Antonio Spurs) e l’altro leader offensivo Xavier Johnson, i Buffaloes punteranno molto sulla guardia senior George King (11.5 punti e 6.9 rimbalzi di media nella scorsa stagione), e su un interessante gruppo di freshman composto da D’Shawn Schwartz, Evan Batey, Tyler Bey e dal serbo di scuola Stella Azzurra Roma Lazar Nikolic. La speranza di coach Tad Boyle – la cui percentuale di vittorie a Colorado (.611, 149-95 in 7 stagioni) è seconda solo a quella del leggendario coach Forrest “Frosty” Cox (. 623) – è che qualcuno riesca a ripercorrere le orme di Chauncey Billups, il più famoso dei 20 Buffaloes (21 con Derrick White) approdati in passato nella NBA.

Fairfield Stags (“Cervi”)

Fairfeld University è un’università privata situata a Fairfeld, Connecticut, fondata dai Gesuiti nel 1942 e facente parte della Metro Atlantic Athletic Conference che raggruppa 11 università private relativamente piccole, per lo più cattoliche, particolarmente rinomate per i loro piani di studio. Nonostante sia più famosa dal punto di vista accademico, Fairfeld vanta una solida tradizione anche in campo sportivo; negli ultimi anni la NCAA ha premiato con vari riconoscimenti le squadre e gli atleti di Fairfeld per la loro capacità di abbinare le performance in campo sportivo e accademico. Pur non avendo dato nessun giocatore alla NBA, da Fairfeld sono comunque usciti atleti di buon livello, tra i quali ricordiamo “Il Grande Rosso” Arthur Kenney, leggenda dell’Olimpia Milano degli anni ’70, e Rakim Sanders, protagonista dello storico scudetto di Sassari nel 2015 e successivamente anch’egli a Milano. Gli Stags hanno raggiunto tre volte il tabellone principale del Torneo NCAA, nel 1986, 1987 e 1997. Proprio all’edizione del 1997 risale l’episodio forse più famoso nella storia cestistica di Fairfeld: opposti alla super-potenza North Carolina – che sarebbe poi approdata alle Final Four – gli Stags chiusero il primo tempo avanti di ben 7 punti, prima di cedere per 74-82 al termine di una gara comunque tiratissima. La scorsa stagione hanno chiuso con un record di 16 vittorie e 15 sconfitte e il quinto posto nella Metro Atlantic Athletic Conference, risultati che coach Sydney Johnson punta decisamente a migliorare nella stagione entrante, non avendo perso nessun giocatore di rilievo, compresi i tre migliori marcatori Tyler Nelson (19.5 ppg), Curtis Cobb (12.1) e Jerry Johnson (11.4). Proprio coach Johnson, giunto a Fairfeld nel 2011 dopo 4 stagioni a Princeton, vanta un solido legame con il nostro paese, avendo giocato in Italia (a Gorizia, Reggio Calabria, Milano, Siena e Avellino) ininterrottamente dal 1997 al 2002.

Uconn Huskies

L’Università del Connecticut (spesso abbreviata UConn) è un’università pubblica del Connecticut. Fondata nel 1881, ospita oltre 30 mila studenti in 6 campus. Inserite nella potente American Athletic Conference, le Huskies giocano le loro partite interne di basket al Gampel Pavillion o in alternativa nella vicina Hartford. Le UConn Huskies rappresentano il programma di basket femminile di maggior successo della nazione con i record di 11 campionati NCAA di Division I (quanti la storica squadra maschile di UCLA) di cui 4 di fila (2013-2016) e più di 40 Titoli di conference. L’UConn possiede anche le due strisce vincenti più lunghe nella storia del basket universitario (femminile e maschile). La più recente è quella di 111 vittorie, iniziata con un successo contro Creighton il 23 dicembre 2014 e conclusasi solo lo scorso 31 marzo 2017, quando un buzzer-beater alla fne degli overtime ha causato la sconfitta delle Huskies nella Final Four 2017 ad opera di Mississippi State – squadra vista in Italia un paio d’anni fa al College Basketball Tour. La seconda serie conta, invece, 90 vittorie consecutive, incluse due stagioni imbattute (2008-09 e 2009-10) ed è stata delimitata da due sconfitte contro Stanford. L’attuale allenatore di UConn è l’Italiano Luigi “Geno” Auriemma: nato a Montella ed emigrato con la famiglia giovanissimo, è diventato Head Coach del team nel 1985. Coach Auriemma è uno dei più vincenti allenatori del basket universitario di tutti i tempi: il suo record di 991 vittorie – 135 sconfitte aggiornato a marzo 2017 – rappresenta la più alta percentuale vincente tra allenatori di pallacanestro nella NCAA (con un minimo di 10 stagioni alle spalle), a qualsiasi livello, maschile o femminile. É inoltre l’allenatore della squadra nazionale di basket femminile degli Stati Uniti dal 2009, con la quale ha vinto i Campionati del Mondo 2010 e 2014 e le medaglie d’oro alle Olimpiadi Estive 2012 e 2016. Inutile aggiungere che alcune delle più forti giocatrici di tutti i tempi sono uscite da Uconn; solo per citarne alcune, le fortissime Diana Taurasi, Maya Moore, Sue Bird e molte altre a cui facciamo torto non citandole, vincitrici poi di Olimpiadi, Campionati del Mondo, e naturalmente innumerevoli titoli WNBA: non a caso, lo scorso anno, le prime tre scelte del draft sono tutte uscite da UConn (Breanna Stewart, Moriah Jefferson e Morgan Tuck) . Non ci sono dubbi: in campo femminile, l’UConn è la squadra di college più forte mai vista in Italia e che avremo l’onore di ospitare al College Basketball Tour.

Duke Blue Devils (Diavoli Blu)

Tutti la conoscono come una delle squadre maschili più famose al mondo, ma anche le ragazze di Duke meritano grande attenzione. Pur non avendo mai vinto il titolo NCAA ci sono andate più volte vicino, e da molti anni primeggiano nella loro Conference avendone vinte 12. La squadra del Duke Blue Devils è il programma di basket universitario che rappresenta la Duke University nella Atlantic Coast Conference, L’Università di Duke è una delle più famose e più prestigiose degli Stati Uniti. Fondata nel 1838, è situata a Durham, nella Carolina del Nord, e gioca nel mitico Cameron Indoor Stadium dove gli studenti per vedere le gare maschili dei Blue Devils dormono in tenda nel prato antistante anche per mesi pur di assistere alle partite. Allenate da Joanne Palombo-McCallie da 7 anni, hanno espresso diverse giocatrici WNBA. nel 2016, 10 ex Blue Devils giocavano nella lega professionistica americana, anno in cui LA Sparks ha vinto il campionato con Alana Beard e Chelsea Grey nel roster.