Garanzia Giovani, in Veneto lavoro per 80mila in tre anni

Nei tre anni di attività di Garanzia Giovani la Regione Veneto ha intercettato quasi 80 mila giovani senza un’occupazione e un impegno di studio, offrendo a 33 mila di loro una opportunità di formazione e di impiego superiore ai 6 mesi. Il Veneto risulta essere, secondo il report dell’Anpal (l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, la prima regione in Italia per numero di giovani presi in carico e per percentuali di occupati al termine del patto di servizio.

L’assessore regionale al lavoro e alla formazione Elena Donazzan mette in luce la ‘performance’ del Veneto nell’attuazione del programma nazionale di ‘politica attiva’ rivolto ai giovani dai 18 ai 29 anni che ancora non studiano nè lavorano (i cosiddetti ‘neet’). Un programma finanziato a livello nazionale con un miliardo e mezzo di euro di fonte comunitaria e che ha registrato sinora – stando al report dell’Anpal e alla recente relazione alla Corte dei conti europei – l’iscrizione di poco più un milione di giovani inoccupati. Ottenendo però risultati diversi nelle diverse aree del paese.

“A chi parla di un presunto flop di Garanzia Giovani – sottolinea l’assessore regionale – rimando i dati del Veneto: in totale, su 79 mila ragazzi iscritti, 98 su 100 sono stati presi in carico nel giro di due mesi (20 punti percentuali in più della media nazionale); addirittura, 77 su 100 risultano essere stati presi in carico dai centri per l’impiego o dalle agenzie per il lavoro entro una settimana. Oltre la metà dei giovani che hanno concluso il patto di servizio (precisamente il 52 per cento, a fronte di una media nazionale del 42,5 per cento) risultano occupati al termine dell’intervento di ‘politica attiva’. E non si tratta solo di impieghi precari, di ‘tirocini’ o di ‘servizio civile’, come denunciano i detrattori di Garanzia Giovani: 3 su 10 in Veneto sono stati assunti con un contratto a tempo indeterminano o determinato, uno su 4 ha ottenuto un contratto di apprendistato”.

In ogni caso – fa notare l’assessore – al termine del percorso proposto da Garanzia Giovani il 70,3 per cento degli iscritti in Veneto risultano aver avuto una o più esperienze di lavoro, a fronte di una media nazionale del 58,7%.

“I numeri parlano chiaro – conclude la referente regionale per le politiche del lavoro e della formazione – Là dove opera una rete di centri e agenzie per le politiche attive e dove è radicato un sistema di formazione professionale e avviamento al lavoro strettamente interconnesso con le imprese, tutte prerogative della realtà veneta, i risultati ci sono e si vedono. Come possono testimoniare i 33 mila ragazzi usciti dal limbo dell’inoccupazione grazie alla declinazione veneta di Garanzia Giovani”.

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