Lovato Gas, sindacati e Comune insieme per chiedere un tavolo al Ministero

Comune di Vicenza, Regione del Veneto e Fiom-Cgil chiedono un incontro urgente al Ministero dello sviluppo economico. La richiesta è stata inviata questa mattina (giovedi 2 novembre 2017) con la firma del sindaco del capoluogo berico, Achille Variati, e del segretario di Fiom-Cgil di Vicenza, Maurizio Ferron.

Nella comunicazione viene avanzata la proposta di aprire un tavolo nazionale di trattativa tra le parti e scongiurare la chiusura di Lovato Gas, l’azienda vicentina che fa parte del gruppo Landi Renzo spa. A partecipare all’incontro nella capitale si è già resa disponibile anche l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, che incontrerà azienda e sindacato il 13 novembre a Venezia.

Intanto per la fabbrica di strada Casale si apre un momento delicato e decisivo. Fra quattro giorni, il 6 novembre, scadrà la prima fase di procedura di mobilità che si è conclusa con un nulla di fatto. Successivamente si aprirà una seconda fase di confronto, sempre fra vertici aziendali e rappresentanti sindacali, che potrà avvenire nelle sedi istituzionali e che avrà una durata di 30 giorni.

Ma la lotta dei 110 lavoratori prosegue anche al di fuori dei palazzi. Sono ormai oltre 50 i giorni che i dipendenti presidiano giorno e notte l’azienda, preoccupati che la casa madre decida di smontare le linee produttive per trasferirle in Iran, India e Polonia.

“A nostro avviso le strade da intraprendere sono due – affermano il segretario Maurizio Ferron e il funzionario Fiom, Morgan Prebianca – : o il Gruppo rivede il piano industriale, mantenendo aperta l’azienda che quindi rimarrà a Vicenza. Oppure che ceda la proprietà della Lovato ad altri acquirenti”. E aggiungono: “ Il nostro obiettivo, e quello dei lavoratori, non è mai cambiato in queste settimane: la produzione Lovato Gas deve rimanere a Vicenza”.

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