Festival Biblico 2016: ricco programma a Schio, successo per la prima serata

Pace e giustizia, dialogo e incontro, capacità di affrontare le criticità che una società complessa propone tra crisi personali e conflittualità sociali, popoli e culture che si toccano, questi i temi centrali del Festival Biblico 2016 a cui partecipa, anche quest’anno, la sezione di Schio con tre appuntamenti. La serata inaugurale ha visto una buona partecipazione.

A far da sfondo comune il perno giubilare della misericordia, perché se è vero che senza giustizia la pace non è realizzabile, è altrettanto vero che senza perdono
nessuna giustizia è possibile.
Schio ha scelto di affrontare l’argomento creando un metaluogo, negli spazi del Lanificio Conte, all’interno del quale si svolgeranno i primi due incontri, che consiste nella mostra “La Palestina della Convivenza“, un percorso di grande bellezza e suggestione sulla storia dei Palestinesi dal 1880 al 1948 illustrata da immagini d’epoca. La mostra è suddivisa in quattro capitoli argomentati, per un totale di 22 pannelli, che ripercorrono in maniera puntuale e precisa gli eventi che hanno caratterizzato la Terra Santa durante il XX secolo. Lo sguardo, infatti, sul quale si è deciso di muoversi è quello della contemporaneità, in particolare la situazione difficile e dolorosa della Terra Santa, emblema di tutti i conflitti che
domandano pace, una pace che non può essere solo assenza di guerra, ma che per mettere radici durature deve passare attraverso il perdono e la giustizia.
L’inaugurazione della mostra ha avuto un buon sucesso nella serata di giovedì 19 maggio, dove a farla da protagoniste sono state tre grandi voci, quelle dei prof. Pasqualotto, Tarca e Ghilardi per dare a loro volta voce al pensiero di Raimon Panikkar, filosofo, teologo e scrittore, scomparso nel 2010. Uomo e studioso di grande sensibilità, intellettuale serio e attento, ha dedicato la sua vita allo studio delle religioni comparate e al dialogo interreligioso e interculturale.
Punto centrale delle sue riflessioni il tema della pace teorizzato con forza teoretica e lungimiranza storica.

Prosegue questa sera, venerdì 20 maggio ore 20.30, Sguardi di Pace, che vedrà come protagonisti Don Nandino Capovilla di Pax Christi e Fulvio Scaglione, vicedirettore di Famiglia Cristiana, che si incontrano per dar vita ad un dibattito sulla situazione della terra di Palestina oggi, riflettendo sulla complessità del presente, sulle contraddizioni della Storia, sulla possibilità di dialogo tra palestinesi e israeliani per immaginare un futuro dove pace e giustizia si incontrino. Infine, con Sogni di Pace,
ci sposteremo al Cinema Pasubio, sabato 21 maggio ore 20.30, per Ana Arabia, film complesso come complessa è la realtà che cerca di abbracciare, girato in piano sequenza, racconta una storia che mescola delicatezza e fermezza per parlare di tutta la complessità della terra di Palestina con la continuità ininterrotta delle immagini, come se Amos Gitai avesse voluto lanciare, con questa coraggiosa scelta registica, il desiderio che non ci siano più rotture né separazioni nella storia che unisce i due popoli.
Protagonisti saranno dunque figure che mescolano peso intellettuale e sensibilità, le cui vite sono caratterizzate dalla ricerca, dal dialogo, dalla critica consapevole dello status quo per sviscerarne le problematicità e cercare soluzioni nella consapevolezza che costruire la pace è una operazione che richiede una messa in discussione radicale prima di tutto di se stessi.

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