Schio: Centro Antiviolenza e Progetto Casa Rifugio finanziati dalla Regione Veneto

La Regione del Veneto contribuisce con quasi 26.000 euro ai progetti “Casa Rifugio Schio” e “Centro Antiviolenza Sportello Donna Maria Grazia Cutuli”, presentati dal Comune.Il primo, che per la sua realizzazione prevede una spesa complessiva di 16.672,24 euro, è stato finanziato dalla Regione per 10.000,00 euro, che andranno a coprire le attività di accoglienza di donne ed eventuali loro figli minori e di accompagnamento e sostegno all’ingresso nella Casa.
Sono previste attività di coaching e mentoring individuale, nonchè accompagnamento delle donne e dei figli rispetto alla fruizione dei servizi del territorio; percorsi di gruppo sui temi della genitorialità, della dipendenza affettiva e della rielaborazione dei propri vissuti, al fine di attivare nuove risorse e nuove progettualità; attività ludico-ricreative con i minori accolti; consulenza psicologica esperta a favore delle donne con situazioni particolarmente complesse e gravi e a
favore degli operatori coinvolti nell'aiuto alle donne stesse; attività educativa e di accompagnamento delle donne accolte nelle problematiche organizzative e di gestione della Casa e di formazione specifica per le operatrici.
Per la realizzazione del progetto “Centro Antiviolenza- Sportello Donna Maria Grazia Cutuli” la spesa complessiva è di 26.438,36 euro, di cui 15.840,00 euro di finanziamento regionale.

L’obiettivo del progetto è, anche in questo caso, il contrasto alla violenza di genere.
Sono previsti, in particolare, interventi di formazione psicologici e psicoterapeutici per i soggetti istituzionali ed esterni della Rete Antiviolenza, la supervisione di casi complessi, l’avvio e la gestione di gruppi di auto-mutuo aiuto; attività di coaching e mentoring e percorsi di accompagnamento educativo alle donne che hanno subito violenza, che si rivolgono al Centro in cerca d’aiuto.
Le operatrici del Centro Antiviolenza svolgono, principalmente, le attività di ascolto telefonico; i colloqui di prima accoglienza, di sostegno psicologico e di accompagnamento nei gruppi di mutuo aiuto; la consulenza legale, l’orientamento e l’affiancamento ad altri servizi pubblici o privati, la formazione e campagne di comunicazione e sensibilizzazione specifiche sul tema del contrasto alla violenza di genere.
È davvero una bella notizia – commenta Cristina Marigo  assessore alle Politiche per la Famiglia – e questi riconoscimenti, anche di carattere finanziario, sono importanti, non solo per dare una risposta effettiva ai problemi della violenza di genere, ma anche per seminare e diffondere sempre più una cultura del rispetto e della parità tra generi”.

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