Sport in sofferenza, a Bassano stop canone affitto per impianti sportivi e attivati aiuti per le utenze

Anche lo sport sta soffrendo pesantemente le conseguenze, non solo sociali, ma anche  economiche delle restrizioni imposte dall’emergenza in atto. Da mesi ormai impianti sportivi e palestre sono completamente vuote e non sono previste al momento ipotesi di riapertura. «Per dare un aiuto concreto alle società sportive bassanesi – spiega il sindaco, Elena Pavan – come Amministrazione stiamo attivando  un preciso piano di sostegno che permetta alle associazioni di far fronte all’attuale mancanza di liquidità, dovuta al mancato ingresso delle rette di frequenza, all’assenza degli incassi previsti con la normale attività, ma anche alle difficoltà manifestate dagli sponsor».

Mariano Scotton

Entrate dubbie e limitate, a fronte, invece,  di  consumi e costi ben precisi. Ed è proprio su questo aspetto che ha deciso di intervenire fin da subito il Comune, iniziando da chi utilizza e gestisce impianti comunali. «Abbiamo chiesto alle società di farci pervenire i consumi e costi delle bollette delle utenze per poter intervenire con il ristoro parziale dei costi di gas ed energia elettrica, che sappiamo incidono pesantemente sui bilanci di molte società – spiega l’assessore allo Sport, Mariano Scotton – e come farebbe un buon padre di famiglia, abbiamo  prima voluto conoscere e verificare ogni singola situazione e poi, numeri alla mano, pensare allo stanziamento delle somme necessarie a dare un reale contributo ai bilanci delle associazioni cittadine».

«Ovviamente  continua Scotton – chi utilizza impianti di proprietà comunale è oggi esentato dal pagamento del canone di affitto che rimarrà sospeso per tutto il periodo in cui verrà loro imposto di non svolgere attività».
Nei giorni scorsi il sindaco Pavan ha inviato una lettera alle associazioni sportive invitandole a partecipare ad una videoconferenza nella quale discutere le problematiche attuali ma anche quelle future. In questo senso, si inserisce un’altra questione: quella dei centri estivi che, da sempre, vedono in prima linea proprio il mondo sportivo. «L’intenzione – continua Scotton – è quella di potenziare in modo consistente i contributi per il pagamento delle rette dei centri estivi, allargando la fascia dei beneficiari anche ai ragazzi delle scuole medie e, come per gli altri centri estivi, l’idea è quella di affiancare agli istruttori anche i ragazzi delle classi quarta e quinta superiore, che debitamente formati, possano permettere alle associazioni di suddividere i bambini in gruppi più piccoli, senza aumentare eccessivamente i costi del servizio».

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