Una settimana di auguri, questo è il regalo per Roberto Baggio, campione indimenticato

Oramai ne ha parlato il mondo intero, i messaggi di auguri si sprecano, ci mettiamo in coda e li manifestiamo anche noi. Tanti auguri campione, difficilmente un compleanno fa così tanto rumore mediatico, il tuo si celebra ormai già da qualche giorno e, visti i risultati, non è difficile pensare che, di auguri, ne giungeranno ancora. E’ solo un piccolo segno che identifica una carriera straordinaria, un campione mai valutato per quello che effettivamente dava in campo e nello spogliatoio, ma, soprattutto, il grande uomo quale eri.

Il tuo ricordo tra i tanti filmati che girano in rete, gol pazzeschi, assist, numeri da talento innato mai condiviso dai propri allenatori, tranne uno a dire il vero. E poi quel ritornello cantato da Cesare Cremonini che ci ricorda che da quando “Baggio non gioca più non è più domenica”, ricordi su ricordi ma il fatto è che Roberto Baggio al mondo pallonaro manca davvero, manca la semplicità con cui affrontava ogni partita, con cui recuperava da infortuni gravi, con cui reggeva i 90 minuti anche se al posto delle ginocchia aveva due bicchieri di cristallo di boemia, delicati e poco pratici.

A 18 anni il primo grave infortunio, di lui si diceva già “carriera finita”, ebbene, due giorni dopo arriva la Fiorentina con 2 miliardi e 700 milioni e compra quello che ai più sembrava un ex giocatore, invece è tornato. Ha giocato. Ha vinto. Capace di incantare, di stupire, di far dire a un certo Diego Armando Maradona: «Se mi voglio divertire con una partita di calcio guardo quelle dove gioca Roberto Baggio. È un genio». Purtoppo per lui niente Brasile o Argentina: cinquant’anni fa, il 18 febbraio 1967, è nato in Italia. Dove si fatica a riconoscere il talento soprattutto quando, come nel suo caso, è abbinato a una caratteristica che dalle nostre parti viene mal digerita: l’indipendenza, la capacità di pensare in proprio, l’essere fuori dal coro. E tutto è diventato più difficile.

E allora caro Roberto l’augurio non è solo per il tuo 50° compleanno, ma bensì, di rivederti presto in un ruolo che ti competa, magari vicino ai giovani per insegnare loro i veri valori dello sport, perchè il tuo talento difficilmente lo rivedremo in un campo da calcio. BUON COMPLEANNO!

 

 

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