“La Regione Veneto ha già erogato nel dicembre scorso ad Esu e Università del Veneto 8 milioni di euro del Fondo integrativo statale per pagare le borse di studio agli studenti che ne hanno diritto. E oggi gli uffici regionali hanno provveduto, a seguito della comunicazione da parte del Ministero dell’ammontare complessivo del Fondo integrativo statale, a liquidare oltre 3,4 milioni di euro di cofinanziamento regionale”.
A fare il punto sui finanziamenti per il diritto allo studio universitario per l’anno accademico in corso è l’assessore regionale Elena Donazzan, in replica alle proteste degli studenti per i ritardi degli assegni universitari (ne avevamo parlato noi di Accade in Zona qui).
“Dal Miur ora attendiamo il saldo degli ulteriori 5,7 milioni di euro che saranno integrati da 2 milioni di euro ulteriori di cofinanziamento regionale – prosegue l’assessore – In totale, quindi, le risorse destinate alle borse di studio universitarie a beneficio di 11.265 studenti universitari a basso reddito e meritevoli, ammonterà, per l’anno in corso, ad oltre 19 milioni di euro (di cui 5,5 a carico della Regione), ai quali si aggiungono più di 15 milioni derivanti dalla tassa regionale per il diritto allo studio universitario, per un totale di 35 milioni di euro”.
Il meccanismo di erogazione delle borse di studi è complesso e articolato. Le borse di studio (che valgono 5.000 euro per i fuori sede, fino a 2800 euro per i pendolari e 1934 euro per gli studenti in sede) sono finanziate da una quota nazionale, da una regionale, pari al 40 per cento della quota nazionale e dalla tassa regionale. La Regione, per poter calcolare l’esatto ammontare del suo cofinanziamento, deve prima conoscere l’entità del trasferimento nazionale. Nelle casse della Regione Veneto sono già entrate le prime tranches del fondo ministeriale (che sinora ammontano, appunto, a 8 milioni di euro), mentre il saldo, pari a 5,7 milioni, è atteso entro l’anno.
“Con i primi 8 milioni liquidati e con la tassa regionale riscossa, Esu e Università hanno provveduto a pagare gli assegni ai primi studenti idonei in graduatoria – sottolinea Elena Donazzan – In attesa di ricevere il saldo del fondo nazionale, che dovrebbe ammontare a 5,7 milioni, la Giunta regionale ha provveduto ad anticipare parte della propria quota di cofinanziamento, predisponendo un primo impegno di 3,4 milioni. Entro fine anno, con la manovra di assestamento del bilancio regionale, stanzieremo le ulteriori risorse necessarie per liquidare l’intera quota di compartecipazione (5,5 milioni sui 13,7 di fonte statale) e coprire così il fabbisogno degli aventi diritto”.
“Capiamo le attese degli studenti e delle loro famiglie – conclude l’assessore – ma, come ogni anno, l’erogazione delle borse di studio è condizionata dal sistema di liquidazione delle risorse statali. Da parte nostra, stiamo cercando di fare il massimo: oltre ad aver anticipato, secondo una prima stima provvisoria, la quota di cofinanziamento regionale, abbiamo sollecitato gli Esu a contenere le spese di funzionamento, in modo da poter destinare alle borse universitarie la maggior parte delle risorse messe a bilancio per il diritto allo studio”.