Al Festival del Cinema “trionfano” i cicchetti veneti. Susan Sarandon cede alla bontà di un piatto di prosciutto e melone

Il Festival del Cinema in corso a Venezia fino al 9 settembre sta mantenendo l’alto profilo delle attese della vigilia. Grandi star, personaggi che hanno fatto la storia del cinema mondiale e un pubblico sempre più pretenzioso che si gode una manifestazione che sa deliziare anche i più critici.

C’è chi, invece, delizia i palati. Questo è stato il duro compito assegnato agli “Agrichef“, agricoltori-cuochi che nella giornata di ieri hanno servito ben 2 mila cicchetti ad attori ed addetti ai lavori, facendo apprezzare le specialità del territorio.

E’ bastato un solo giorno al Lido per lasciare il segno. I cuochi di Campagna Amica hanno firmato il buffet legato alla consegna dei Premi Bresson e Kinèo in programma ieri all’Hotel Excelsior nello spazio organizzato dalla Fondazione dell’Ente dello Spettacolo. Duemila cicchetti veneti sono stati apprezzati dal pubblico internazionale e da numerosi attori e protagonisti del cinema: da Violante Placido a Antonio Albanese, da Gianni Amelio a Sergio Rubini, da Armand Assante a Susan Sarandon la quale ha gradito in particolar modo il prosciutto Berico Euganeo Dop di Montagnana con l’inseparabile melone. Graditissima la polpetta vegana con melanzana, legumi e spezie veneziane, intramontabili e apprezzati gli insaccati regionali affettati con una berkel rossa in diretta.

Diego Scaramuzza Presidente di Terranostra

Comunque ad un bicchiere di Prosecco quasi nessuno ha rinunciato – parola di Diego Scaramuzza presidente nazionale di Terranostra che ha seguito i lavori di allestimento e preparato il menù assistito da alcuni colleghi provinciali Patrizia Grassetto di Venezia, Manuel Innocenti di Padova e Gian Marco Girelli di Verona, coadiuvati dalla numero uno degli agriturismi piemontesi Stefania Grandinetti. Un debutto, quindi, che è già un successo a giudicare dalle presenze ai tavoli imbanditi – sottolinea il direttore regionale Pietro Piccioni –  d’altronde la differenza c’è ed è l’origine locale delle produzioni, la freschezza e la fantasia di chi alleva nella propria stalla o coltiva il suo orto, utilizzando per le ricette le materie prime del territorio quale ingrediente principale. E’ questa la sostanza che rende meno frivola anche la mondanità.

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